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Non sei una paperella!

La settimana scorsa ho lavorato con i miei follower di Instagram sulla gestione del tempo con TimeBoxing.

E' stato per me molto impegnativo (postare tutti i giorni, rispondere a tutti nei messaggi privati, avere un filo logico da un giorno all'altro per non perdermi pezzi, non essere ripetitiva ma fare anche qualche recap ogni tanto...) ma ho visto grande partecipazione ed è stato per me molto istruttivo per arrivare a capire che per quanto le situazioni delle persone siano diverse il problema principale è uno:

 

Non essere in balia degli eventi e mantenere il controllo.

 

 

Ad onor del vero più che una scoperta, è stata una conferma.

 

La maggior parte delle persone pensa di doversi adattare al flusso degli eventi quotidiani, arrabattandosi come meglio può, pensano di non aver nessun potere su di essi.
Gli impegni ci sono, bisogna rispettarli, possibilmente nel minor tempo possibile per poi passare a quello successivo.

 

Ma noi non siamo paperelle che si fanno trasportare dalla corrente!

Smettiamola di fare quaquaraqua, trovare scuse e dominiamola quella corrente!!!

Come si mantiene il controllo?

Innanzitutto non si può pretendere che tutto cambi da un giorno all'altro, mettetevi l'animo in pace.

Il cambiamento passa da volontà, impegno, e pure un po' di fatica: i miracoli sono altra cosa.

Ah, e smettiamola di trovare scuse per rimandare il momento!

 

Per riprendere il controllo sulle nostre attività possiamo:

 E poi c'è il nostro amico TIMER

Il timer che ti allunga la vita

L'uso del timer ha sostanzialmente tre benefici

  1. da un "ritmo" al nostro lavoro avvertendoci quando il tempo che ci siamo posti è terminato.
    E' il caso della tecnica del pomodoro, in cui il timer mi avverte quando la sessione di studio/lavoro è conclusa e posso concedermi una pausa. (per ripassare)
  2. quantifica il tempo che ho dedicato a quella determinata attività e posso fare una valutazione oggettiva della mia performance.
    Sono stata nei tempi? mi sono distratta e ho impiegato di più? sono stata più veloce quindi la prossima volta posso programmare meglio?
  3. posso concentrarmi su quello che stò facendo senza preoccuparmi del tempo che passa.
    Se devo uscire tra 45 minuti, posso infatti puntarmi un timer a 40 minuti in modo da poter sfruttare la massima concentrazione ed essere avvertita per tempo (così potrò con calma infilarmi le scarpe, prende borsa, controllare di avere tutto e uscire) senza dover controllare ogni 5 minuti l'ora, o peggio, venir assorbita da ciò che stò facendo e non accorgermi che l'ora dell'appuntamento è arrivata.

Questo espediente io lo uso anche per cucinare e lavorare insieme: infilo il pane in forno (per esempio) fisso il timer dopo 15 minuti (in questo caso uso porzioni di tempo più brevi del Pomodoro) e mi concentro sul lavoro. Quando il timer suona controllo il cibo, valuto se rimettere il timer a 15 minuti o a 10 perchè penso sia quasi cotto, e via così.

(ovviamente non faccio cose simili con cibi sul fuoco che vanno tenuti sotto controllo costantemente, ma con cose che devono sobbollire per molto tempo, es. il brodo per i tortellini, si!)