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Now You See Me!

Guardate questa foto: io guardo verso l'obiettivo, sorridente.

Matisse, nonostante Diego lo stia chiamando, guarda altrove. La sua attenzione si sposta.

E' un cane, direte voi, non sta in posa fermo! Vero, ma per il cane la cosa più importante di tutte è il suo capobranco (in questo caso Diego) e quando viene chiamato è molto attento. Allora perchè si volta altrove?

Ci arriveremo, ma dobbiamo fare un passo indietro.

 

Partiamo da tre parole chiave:

  • DIREZIONE
  • SOSTENIBILITA'
  • ASPETTATIVA

Questi tre aspetti vanno a dare una forma a quella che è la nostra capacità di attenzione, fin dalla preistoria (non dimentichiamo da dove veniamo). 

Come in molti aspetti dell'uomo l'attenzione è una cosa che si modifica nel corso della vita e che può (deve) essere allenata.

 

All'inizio, nella preistoria, l'attenzione ci serviva, come per tutti gli altri animali, a poterci focalizzare su qualcosa, ma allo stesso tempo non perdere di vista tutto ciò che ci accadeva intorno. Già, perchè in mondo di predatori e prede, non si sa mai qual è il tuo ruolo in questo momento, quindi se non si era sufficientemente attenti poteva capitare di essere li a scolpire statuette e di venire aggrediti alle spalle.

Ed ecco perchè ci distraiamo. Perchè la nostra mente è programmata per non mettere mai del tutto in silenzioso il mondo attorno a noi, anche se stiamo facendo la cosa più importante del mondo!

Capito perchè Matisse è girato nella foto? Forse ha visto un altro cane (possibile rivale) o ha sentito un rumore strano (possibile pericolo) e il suo istinto animale ha ritenuto che "dare un'occhiata a cosa stesse accadendo" fosse più importante di mantenere l'attenzione su Diego che lo chiamava.

 

Allora non c'è rimedio, direte voi. Siamo sempre destinati a distrarci!

In linea di massima si, ma possiamo usare delle strategie.

Rifocalizziamoci sulle tre parole chiave di prima.

 

Direzione

Possiamo decidere coscientemente di concentrare tutta la nostra attenzione su uno dei nostri sensi in particolare.

Per esempio, se stò leggendo sarà la vista, se ascolto mio figlio che ripete la lezione sarà l'udito, e così via.

Questo mi darà la possibilità di essere più efficace nell'attività che stò svolgendo.

 

C'è però un limite: se la nostra mente è bombardata in modo pesante da mille altri stimoli, mantenere la direzionalità sarà difficilissimo. Immaginate per esempio di voler leggere un libro in un ambiente molto rumoroso, sarà quasi impossibile!

Il rimedio potrebbe essere quello di creare un isolamento tra la vostra mente e le interferenze: a volte una porta chiusa è sufficiente, oppure infilarsi gli auricolari e ascoltare musica classica, ovvero anteporre al caos uno stimolo che la vostra mente non recepisce come "disturbante".

 

Altro problema di concentrare troppo tutta la nostra attenzione su un senso è che gli altri sensi vanno in modalità silenziosa: avete presente quando guardate l'ultimo tutorial make up di Chiara Ferragni e non vi accorgete di quella puzzetta che viene dalla vostra cena che si stà bruciando? Ecco, quello...

Rimedio: mettetevi un timer a breve termine che vi risvegli dal social network!

Sostenibilità

Possiamo sostenere l'attenzione solo per un tempo limitato, più o meno lungo a seconda delle persone, delle nostre abitudini e dell'allenamento che facciamo fare alla nostra mente, ma sempre limitato.

Questo sempre soltanto un fattore negativo, ma in realtà ha anche un lato positivo: mantenere la concentrazione è molto molto fatico, quasi più che fare una corsa. Quindi pensate a cosa succederebbe se non riuscite mai, e dico mai, a rilassare la vostra mente, se viveste sempre in una allerta costante. Ci sarebbe da impazzire!

 

Il lato negativo è che per qualcuno mantenere la concentrazione quando serve è molto difficile, soprattutto in situazioni che annoiano, o di cui ci importa poco o nulla.

 

Rimedio: usate la tecnica del pomodoro. Se non ve la ricordate andate a leggere qui (post sulla tecnica del pomodoro)

La tecnica del pomodoro permette di mantenere la concentrazione per periodi prefissati e sempre uguali di tempo, i fatidici 25 minuti, che vengono considerati una giusta via di mezzo tra il tempo necessario per essere produttivi e il tempo di sopportazione della nostra attenzione prima di (inevitabilmente) distrarci.

Aspettativa

La nostra attenzione è molto molto sensibile sulle nostre aspettative.

Per esempio, se stiamo aspettando una telefonata importante e il capo ci chiama in riunione, probabilmente ci accorgeremo della chiamata in arrivo anche se il cellulare ha la vibrazione, o addirittura se è silenzioso (ci accorgiamo del display che si illumina). La nostra attenzione è focalizzata sul cellulare, anche se stiamo facendo altro.

 

La nota dolente è che chi programma i social network (e i cellulari in generale) sa benissimo che il valore dell'aspettativa è altissimo per noi, e spesso scatena una irrefrenabile curiosità: nove volte su dieci la notifica che ci arriva non è proprio nulla di importante, ma vedere quella bustina chiusa o quel numeretto senza andare a vedere cosa contiene.... è impossibile!

 

Rimedio: se avete bisogno di non essere disturbati, silenziate del tutto il cellulare, o togliete le notifiche delle applicazioni.

 

 

Che ne dite?? sarete capaci di mantenere l'attenzione da ora in poi???