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10 indivuidi tossici a cui devi dire NO!

Foto: Gaia Gorni
Foto: Gaia Gorni

Ci sono alcuni momenti nella nostra vita che, per un motivo o per l'altro, ci fanno rivedere i nostri affetti e legami.

Ci rendiamo conto che alcuni di essi non ci portano più gioia, felicità, non ci portano nemmeno comprensione e supporto. Anzi alcuni di loro ci mettono ansia o tristezza, sono negativi e tossici.

 

Ovviamente non è che una discussione o un disaccordo rivela una tossicità.

La personalità tossica va ben al di là della divergenza caratteriale.

Ed è altrettanto vero che a volte siamo noi stessi che agiamo in modo tossico verso amici o colleghi o familiari.

 

Purtroppo la nostra società è molto predisposta alla tossicità ed è facilissimo cadere in comportamenti diffusi: per non sembrare deboli, per farci valere, semplicemente per abitudine e uniformità con "la massa"

 

Imparare quindi a riconoscere i comportamenti tossici (sia degli altri che nostri) ci aiuta ad automigliorarci e ad evitare persone che possono danneggiarci o attirarci nella loro spirale negativa praticando invece l'assertività.

 

Possiamo parlare di assertività quando riusciamo a comunicare le nostre emozioni, pareri, opinioni, senza aggredire nè offendere il nostro interlocutore.

Il comportamento di una persona assertiva si contrappone a quello degli individui tossici anche in relazione alla liberazione dalle inibizioni sociali.

 

Gli studiosi sostengono che l'assertività sia garanzia di un buon livello di civiltà nei rapporti umani e ad uno stato emotivo improntato al benessere.

 

Ovviamente bisogna imparare a mettere una distanza tra se stessi e la tossicità.

Bisogna imparare a dire NO!

Il pessimista

I pessimisti non riescono mai a vedere il bello delle cose, anzi per loro ogni situazione è buia e senza via d'uscita, gli scenari sono sempre i peggiori e catastrofici.

La cosa peggiore è che il pessimista mina in tutti i modi la tua felicità: ti dice che vivi nel mondo delle favole e che non sia realista, ti dice che volare in alto è folle e cerca di trascinarti verso il basso, verso la mediocrità.

Non ti incoraggiano, fanno a pezzi le tue idee, evidenziano solo i tuoi fallimenti con il classico "te l'avevo detto!"

Queste persone sono anche chiamate "vampiti emotivi"

L'invidioso

In generale sono persone con una bassissima autostima, con forte senso di inadeguatezza e per questo gli stai sulle scatole se esci vincitrice dalle tue battaglie.

Non ti accettano, ti critano, elencano i tuoi difetti, ma non ti danno utili consigli costruttivi su come migliorarti.

In realtà non migliorano nemmeno se stesse, anzi passano la giornata a rimuginare sul perchè tu si e loro no.

 

Attenzione perchè facendosi passare da amici sono capaci di distruggere la nostra autostima.

Non hanno obiettivi propri, godono solo le sconfitte degli altri.

 

 

La vittima

E' una variante del Pessimista.

Capitano sempre tutte a lui, non ha mai vie d'uscita, per quanto ti sforzi di mostrargli delle alternative lui/lei ti racconterà sempre storie assurde (spesso create ad hoc) per farsi compatire. Non è mai colpa loro, sempre degli altri, o delle congiunzioni astrali, o del Governo... di chiunque tranne loro.

Ovviamente ha anche una forte componente narcisistica perchè questo suo essere eternamente sfigato lo fa stare al centro dell'attenzione, cosa che altrimenti non accadrebbe normalmente, perchè probabilmente non ha talenti particolari che lo facciano emergere.

Quando le conosciamo ci sentiamo impietositi e ci facciamo spesso carico dei loro problemi, salvo poi passare da stronze se ad un certo punto, quando ci rendiamo conto della messa in scena, li molliamo al suo destino.

 

Il rabbioso

Rabbia, urla e critiche negative sono segnali chiari di una personalità tossica.

Ma non solo, sono anche sintomo di una mancanza di fiducia in se stesse: le persone sicure sono una ispirazione mentre chi è arrogante e facile alla prevaricazione no. Semplicmente si sente migliore degli altri.

Poichè spesso le persone rabbiose riescono a trascinare anche gli altri nella loro spirale di tossicità, attuando una specie di lotta atavica "a chi è più grosso" la soluzione è una sola: rifiutarsi di competere.

 

 

Il narcisista

La psicoterapeuta Tina Tessina definisce i narcisti come "persone che prendono e basta, senza ricambiare, credono che il mondo giri intorno a loro", e aggiunge. "Ti prosciugano sul piano emotivo come dei vampiri. Meglio non fare spazio per loro nella tua vita".

Vedono il mondo esclusivamente dal loro punto di vista, non lasciano spazio ad opinioni altrui, parlono solo di se stesse e non lasciano alcuno spazio agli altri.

Interrompere la conversazione quando senti arrivare la valanga di presunzione, o evitare di fare complimenti che alimentino la sua smania di grandezza sono sicuramente ottime strategie per contenere il narcisista.

Il bugiardo

Non ci si può fidare di una persona bugiarda, perchè non sarai mai in grado di capire se mente o se dice la verità.

Non puoi fidarti, contare, pensare che ci sia quando hai bisogno.

Quindi perchè perderci tempo?

Il pettegolo

Che vuoi che sia un pettegolezzo? Eppure un'aria del Barbiere di Siviglia di Giocchino Rossini recita "La calunnia è un venticello/Un'auretta assai gentile/Che insensibile sottile/Leggermente dolcemente/Incomincia a sussurrar"

Ricordati sempre che da una piccola denigrazione fatta ridendo possono partire reputazioni distrutte o quanto meno gravemente danneggiate.

Parlare alle spalle è uno dei comportamenti più tossici in assoluto perchè mira a mettere l'una contro l'altra le persone.

E puoi essere assolutamente certa che appena tu non ci sarai sparlerà di te!

Il ghoster

Pensavi di poter far affidamento su di lui/lei ma un bel giorno lui/lei scompare. Senza un motivo.

Di solito ghoster è applicato alla sfera sentimentale ma in realtà anche un amico che smette di risponderti lo è.

Le soluzioni possono essere due: farsene una ragione e andare avanti, o prendere di petto la situazione anche in modo duro. Ma sappi che quasi certamente non risolverai la situazione.

Il criticone

Sono persone che trovano il modo di criticare tutto e tutti, non hanno capacità di ascolto, nè di autocritica.

Una vera amicizia dovrebbe essere priva di giudizi, dovrebbe essere caratterizzata dall'accettazione, non bisognerebbe doversi difendere da ciò che si è.

Invece il critico gode nel disprezzare, nel manipolare e nel destabilizzare emotivamente gli altri.

Il manipolatore

All'inizio il manipolatore si mostra gentile e compiacente, ha una grande capacità empatica.

Ma con il trascorrere del tempo ci possiamo accordere di alcuni comportamenti: rigirare contro di te le cose dette, ti attacca, ti fa sentire in colpa, ti fa venire il dubbio di essere davvero dalla parte del torto anche se non lo sei.

Smetti subito di raccontargli ciò che ti preoccupa e allontanalo.