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Sopravvivere al viaggio in auto

Quando ero bambina una famosa pubblicità diceva "Turista fai-da-te? ahi ahi ahi ahi...." ad intendere che partire per un viaggio organizzandolo da soli non fosse una buona scelta e che fosse meglio affidarsi ad una agenzia di viaggi...

 

 

Ma in realtà, per finire nei guai, non serve andare molto lontano.

Anche uno spostamento relativamente breve può diventare un incubo se non si affronta con un minimo di organizzazione.

 

Questa settimana su Instagram abbiamo parlato di organizzazione dell'auto, ho mostrato i miei mai-più-senza, come organizzo il bagagliaio, le scadenze che tengo monitorate per non perdermi cose per strada. (letteralmente!)  (puoi vedere tutto qui)

 

Controllare periodicamente l'auto (facendo revisione e tagliando) non è soltanto un obbligo di legge:

  • ci assicura un monitoraggio costante e il mantenimento in buono stato del nostro veicolo cosa che ci evita di rimanere a piedi nel mezzo dell'esodo di Ferragosto
  • ci assicura di rispettare le normative e di avere tutto il necessario in auto (giubbino retroriflettente, triangolo, catene da neve, ecc) onde evitare di incorrere in sansazioni
  • e anche (perchè no) evita una eccessiva svalutazione monetaria del nostro mezzo

Distrazioni

Ovviamente chi guida non deve MAI distrarsi ma i passeggeri, soprattutto i bambini, ne hanno tutto il diritto.

 

I miei genitori erano maestri di distrazioni perchè io da bambina soffrivo tantissimo il mal d'auto.

A parte il fatto che cellulari, tablet, ecc non esistevano, non avrei potuto in ogni caso usarli perchè mantenere lo sguardo fisso su qualcosa mi avrebbe provocato la nausea in 3, 2, 1... 

 

Ecco allora che iniziava una carrellata di giochi distraenti che a volte si inventavano anche sul momento: dalla gara a chi vedeva per primo qualcosa di un determinato colore, alla conta dei nidi di uccelli sugli alberi (questo lo facevamo in autunno quando gli alberi erano spogli), a giochi di parole (trova una parola che inizia con l'ultima sillaba della parola precedente), al "se fossi" ispirato al gioco condotto dalla Carrà negli anni '90, al cantare insieme le canzoni di Gianni Morandi (quello passava il convento... mica i Maneskin!)

In fondo non serve molto per giocare tutti insieme!


Per evitarmi la nausa provarono di tutto: Travelgum, braccialetti, lasciarmi a digiuno... Niente, tutto inutile. 


Ho smesso di soffrire la nausea a 12/13 anni quando ho iniziato a sedermi al posto del passeggero e mia mamma stava dietro con mia sorella neonata (o poco più). Mio padre mi insegnò a leggere le cartine e a seguire strade e indicazioni.

Forse è li che ho iniziato ad appassionarmi all'organizzazione dei viaggi?

Voi non scordatevi il navigatore!

 

E poi c'è la questione pause: per un bambino anche solo un giro in un grosso autogrill può sembrare una cosa incredibile (c'è talmente tanta paccottiglia scintillante e biscottini di ogni tipo!) ma in ogni caso una sgranchita e un giro in bagno non fanno mai male!

 

Anche se avete un cane come me avrete bisogno di programmare delle pause ogni 2/3 ore (si, vi assicuro che anche un cane dopo un po' diventa insofferente e ha bisogno di un bagno e di un biscottino ristoratore!) 

Le partenze intelligenti

Ve lo devo rivelare: non esistono le partenze intelligenti, non a Ferragosto almeno.

Durante i ponti e i weekend clou dell'estate rimarrete sempre e comunque imbottigliati.

 

Mi spiace