· 

Impara a scegliere!

Foto: Gaia Gorni
Foto: Gaia Gorni

Da quando siamo tornati alla condizione di lockdown, su questo blog abbiamo parlato di

  • stato d'animo e come non farsi trovare impreparati (leggi qui) e di
  • concentrarsi specialmente in smartworking (eccolo)

Ovviamente non potevo non concludere questa serie di post se non parlando di collaborazione e di benessere.

Già, perchè se vogliamo vivere le nostre giornate serenamente (bastano le notizie al tg a metterci preoccupazione!) e se vogliamo poterci dedicare, come sarebbe auspicabile, al lavoro e al nostro tempo personale, dobbiamo mettere in atto un po' di strategie!

 

Sappiamo che questo non è sempre facile:

  • non sempre i bambini /ragazzini sono disponibili a dare il loro aiuto;
  • leggo quotidianamente richieste di aiuto e di consiglio riguardo a partner nullafacenti (e di conseguenti discussioni e malumori);
  • l'ansia e il carico mentale sono dietro l'angolo (ne avevamo parlato qui)
  • spesso facciamo paragoni con altre donne (soprattutto mamme e nonne) svilendoci

La risposta a tutto questo, nella maggior parte dei casi, ricade nelle nostre singole scelte quotidiane.

Cosa vuol dire "Scegliere il benessere"?

Probabilmente molti di voi leggendo il titolo di questo post avranno pensato "grazie, chi è che non sceglierebbe sempre il proprio benessere?!?"

Ma siamo sicuri che è proprio così? o piuttosto facciamo scelte che gli altri approverebbero? scelte ritenute "accettabili" dalla società (dove per società intendiamo parenti e amici) e che non danno adito a critiche e pettegolezzi?

 

Il mio personale benessere, ovvero la sommatoria di tutto quello che mi rende felice, soddisfatta, che mi fa dormire tranquilla, che mi abbassa l'ansia e lo stress e via dicendo, è esclusivamente mio e diverso da quello di ognuno di noi.

E soprattutto non è giudicabile.

 

VI faccio un esempio: in primavera dichiarai su Instagram che la prima cosa che avrei voluto fare finito quel lockdown, era una passeggiata in montagna. Aria pulita, camminare libera senza restrizioni territoriali, respirare a pieni polmoni senza mascherina, correre con il cane per il bosco...

Qualcuno mi criticò dicendo: ma comeeeeee?!!?!? la prima cosa dovrebbe essere riabbracciare genitori e parenti!!!!!!

Ma chi l'ha detto?! dove sta scritto?!?! 

 

 

Ognuno di noi sa perfettamente di cosa ha bisogno per ritrovare equilibrio e serenità, e farsi condizionare da quello che altri, gente che magari nemmeno ci conosce, decide essere "il comportamento socialmente accettabile" non è mai una buona scelta!

 

Tieni conto di questo fattore: ogni giorno ha 24 ore.

Al netto delle ore in cui dormi e lavori te ne rimangono circa 9. Se togli le ore in cui cucini e mangi, il tempo che passi in bagno, il tempo che rassetti un minimo la casa, sei fortunata se te ne rimangono 3 o 4.

E ci sono ancora la spesa e altre commissioni da fare, figli da portare e andare a prendere a scuola (o da aiutare con la Dad), e via dicendo...

Quell'unica ora al giorno che (forse) ti rimane tutta per te, come la vuoi trascorrere?

 

Preso coscienza di ciò, la collaborazione dei tuoi famigliari, ma anche ciò che decidi essere il meglio per te, deve necessariamente volgere alla salvaguardia del tuo tempo personale, quel tempo che serve per ricaricarti e trovare benessere.

 

Quali scelte?

Ogni giornata, oltre che di ore, è formata da tante piccole scelte che facciamo e che, sommate insieme, contribuiscono ad aumentare la nostra serenità o, al contrario , la nostra ansia.

 

Il presupposto che devi tenere in conto, è che ogni volta che dici SI a qualcosa, stai contemporaneamente dicendo NO a qualcos'altro.

La cosa a cui diciamo NO più di frequente è il riposo, il dolce far niente, che non è pigrizia o improduttività, bensì abbassamento del cortisolo, e quindi dello stress, e ricarica delle nostre batterie.

Ma alla lunga è sostenibile? Decisamente no!

 

Di seguito ti propongo cinque esempi di scelte che puoi mettere in atto ogni giorno senza troppi sensi di colpa:

  1. Imperfezione vs perfezione - ne abbiamo già parlato molte volte: la ricerca costante della perfezione non è qualcosa che contribuisce alla nostra serenità perchè ci mette costantemente di fronte al "potevo fare di più, potevo farlo meglio!" - fai il tuo meglio ma impara anche a fregartene: ok, oggi non ho lavato i pavimenti ma ero davvero stanca e avevo bisogno di farmi un bagno caldo e non pensare a nulla. Tranquilla i pavimenti saranno li anche domani!
  2. Delega vs sindrome del supereroe - far fare agli altri ci alleggerisce, siano essi i nostri famigliari che persone esterne. Non sei una cattiva moglie se fai stirare le camicie in tintoria perchè non ne hai voglia, e non sei una cattiva madre se chiami il take away perchè non hai avuto il tempo di cucinare (o se NON HAI VOLUTO perchè hai deciso di farti il famoso bagno caldo!). Se qualcuno dice il contrario mandalo a quel paese!

3. Accettare modalità differenti vs sono brava solo io - un fattore di discussione frequente in famiglia, è che nel momento in cui deleghiamo spesso pretendiamo che le cose vengano fatte ESATTAMENTE come le faremmo noi. Sbagliato! Devi sempre lasciare che l'altro (figlio/a, compagno/marito) facciano a modo loro: falli passare dall'esperienza negativa di un mancato risultato (fossero anche i piatti lavati male) e spiega come ottenere il risultato ottimale (ma lascia altrove il piglio da maestrina!)

 

4. Tecnologia vs A mano - quando ho parlato del mio robot aspirapolvere una persona mi ha detto "si ma non pulirà mai come se lo dai tu..." probabilmente è vero, ma ha davvero importanza? o è più importante il fatto che senza muovere un dito il robot mi aiuti a "fare il grosso" mantenendo quello stato di pulito costante che desidero per la mia casa? A mio parere tutto ciò che la tecnologia può sollevarci dal fare, ottenendo comunque un risultato soddisfacente, è la benvenuta!

 

5. Routine vs sbatto - Sappiamo che una routine è un comportamento che facciamo senza pensarci, un automatismo che ci facilita la vita. Cerchiamo di interpretare i nostri bisogno e quelli della nostra famiglia senza fossilizzarci sul "ma ho sempre fatto così!". Se per vostro figlio è più semplice avere un cesto della biancheria in camera piuttosto che nel classico bagno, fornitegliene uno!

In questi giorni ho parlato su Instagram delle calze antispaiamento Noi2 (le trovi al sito www.calzenoi2.com): sono un'ottima strategia per creare la routine di accoppiamento delle calze nel momento stesso in cui vengono tolte, mantenendole accoppiate per tutto il processo di lavaggio, fino al riposizionamento nel cassetto evitando la caccia al calzino perso.

Sono calze esclusivamente per uomo, il chè corrisponde in pieno al nostro problema di poter delegare al marito/compagno e, contemporaneamente, essere sollevate da una ulteriore incombenza!

Noi le usiamo da circa un anno e devo dire che, oltre ad essere un ottimo prodotto Made in Italy, assolvono a pieno al loro compito di farmi risparmiare un mucchio di tempo!

 

Per te che leggi questo articolo c'è uno sconto del 10% inserendo il codice TIME4CALZE al momento del tuo acquisto.

(e visto che ci avviciniamo a Natale... perchè non approfittarne per un regalo originale?)

Lo sconto è valido fino al 30 novembre 2020