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Le parole giuste

Come in tutte le "nuove" discipline e professioni (metto la parola "nuove" tra virgolette perchè per molte persone di nuovo non c'è assolutamente nulla, considerato che in alcuni Paesi, soprattutto quelli anglosassoni, i Professional Organizer esistono dagli anni '80....) l'uso di termini ed espressioni in alcuni casi è un po' confuso...

 

Soprattutto quando ci riferiamo ai due termini dominanti che indicano il nostro lavoro, ovvero Decluttering e Space Clearing.

 

Prima di iniziare a spiegarvi il significato di questi due termini spesso usati, in modo errato, come sinonimi, ho fatto un veloce tour in rete per capire come altri siti e blog ne parlassero.

Ecco alcuni esempi:

  • ...dopo il decluttering, mi sono dedicata allo space cleaner, cioè alla riorganizzazione dello spazio...
    (quindi lo space cleaner vuol dire infilare le cose dentro a contenitori o suddividere i ripiani??)
  • sono momentaneamente assente per fare decluttering (o se preferite space clearing) e creare nuovo spazio per nuove idee.
    (quindi sono sinonimi...??)

Effettivamente i due termini hanno dei collegamenti ma si riferiscono a due attività diverse tra loro.

Probabilmente, apparentemente, il risultato "esteriore" che si ottiene è il medesimo, ma il percorso che intraprende la persona che lo esegue ha delle notevoli differenze.

De-Clutter

Clutter letteralmente in inglese significa cianfrusaglia, cosa inutile.

Ma è anche un verbo To Clutter, ovvero mettere in disordine.

Aggiungendo la desinenza De- davanti alla parola, in inglese si ottiene il significato contrario, quindi eliminare le cianfrusaglie, mettere in ordine.

 

In modo molto semplice Decluttering è il termine che usiamo ogni volta che decidiamo di eliminare tutte le cose inutili che ci circondano, dai vestiti, agli oggetti, ma anche cose immateriali come appuntamenti inutili, rapporti interpersonali che non ci trasmettono nulla, ecc

 

La regina del decluttering è ovviamente Marie Kondo: con il suo best seller Il magico potere del riordino (ne avevo parlato qui) ha insegnato a tutto il mondo come rimuovere efficacemente tutto ciò che ingombra le nostre case, o più in generale i nostri spazi. 
Un po' meno conosciuta alla massa ma non meno importante in questo ambito è Geralin Thomas, americana, e il suo libro Decluttering, il segreto del riordino, che ti consiglio di leggere (ne avevo parlato qui, io la preferisco a Marie Kondo perchè essendo occidentale ha un approccio in cui mi rispecchio meglio)

 

Come si riconosce un clutter? Guardati intorno e individua ciò che è rotto, ciò che non usi, ciò che non ami, ciò che non sai perchè è li... tutte queste cose sono cianfrusaglie e possono essere eliminate.

Attenzione sempre: eliminare non vuol dire buttare! L'oggetto può essere riciclato, donato, venduto... Privilegiate sempre il dare seconda vita in modo sostenibile.

Fare spazio

Se vi approcciate allo Space Clearing vi imbatterete presto in una signora inglese, Karen Kingston, che è colei che nel 1978 ha coniato questo termine nel suo libro Clear your clutter with Feng Shui (in Italia ha cambiato titolo almeno tre volte... abbiate pazienza!)
Il termine Space Clearing si una per indicare una pratica di pulizia energetica degli edifici, da lei elaborata partendo dalle pratiche tradizionali di Feng Shui sperimentate sull’isola di Bali. 

 

Lo space clearing consiste in una vera e propria cerimonia purificatoria degli spazi, da effettuarsi dopo l’eliminazione del superfluo, e viene insegnata dalla Kingston nei suoi rari corsi che formano i professional space clearers, le uniche persone autorizzate a svolgerla (anche se ovviamente come in tutte le cose, se cercate troverete tanti "improvvisati"). 

 

Quindi, ecco svelata la differenza tra decluttering e space clearing: il decluttering è il primo passo, solo dopo si può passare alla purificazione

 

 

La questione del purificare gli spazi di casa ha origini lontane in quasi tutte le culture:

  • pensiamo all'usanza tutta nostrana di benedire la casa una volta all'anno, soprattutto prima di Pasqua, a voler simboleggiare che la primavera e la Resurrezione di Cristo sono rinascita e nuova vita anche per noi e i nostri spazi;
  • negli Stati Uniti è obbligatorio dichiarare in fase di vendita se in una casa sono accaduti crimini efferati e infatti molte persone chiamano questo tipo di esperti per purificare gli ambienti in una nuova abitazione (avete presente tutti i vari film dell'orrore che partono da una famiglia che va ad abitare in una nuova casa e finiscono a trucidarsi tra loro... ecco);

  • i giapponesi, pensano che gli oggetti (quindi anche i muri) finiscano con "l'impregnarsi" dell'anima e della personalità del proprietario assumendone vizi e virtù. (andate a leggere il post in cui ho parlato degli oggetti dispettosi giapponesi!) Tengono nel loro privato, piccoli altari con immagini del Buddha e rappresentazioni dei cari defunti a protezione dell'abitazione e degli abitanti, accendendo incenso per scacciare spiriti maligni.

Molte persone dichiarano che dopo aver fatto decluttering si sentono più leggere, più libere, hanno la sensazione che la casa respiri, che ci sia un'aria migliore! Questo accade naturalmente perchè eliminando cose diminuisce anche l'accumulo di polvere, la sporcizia, quindi la casa è oggettivamente più pulita.

Ma succede anche perchè andiamo ad aprire dei blocchi che fino a quel momento erano rimasti chiusi.

 

La parola clutter contiene dentro di se la parola clot che significa coagulo. In effetti quello che andiamo ad eliminare sono proprio coaguli su cui le nostre energie e il nostro benessere si inceppano, si bloccano.

Pensiamo per esempio a quanto ci sentiamo male quando abbiamo a che fare con persone negative, nervose, che ci scaricano addosso la loro ansia: non frequentarle più potrebbe essere un'ottima soluzione per evitare di farci carico di quelle sensazioni, idem con gli oggetti.

 

L'idea dello Space Clearing che va oltre il solo decluttering, è quella che il nostro spazio (soprattutto quello interiore) è predefinito, se non facciamo spazio non possiamo accogliere il nuovo che la vita ci manda. Probabilmente non riusciremo nemmeno a vedere le nuove opportunità che abbiamo davanti, perchè saremo troppo impegnati a badare alle cose vecchie che ci affollano la vista e l'anima!

Scegliamo quindi il momento giusto, quello in cui siamo più ricettivi e disponibili a lasciar andare tutto il vecchio che ci appesantisce, il negativo, il rotto, l'inutilizzabile e generiamo spazio per nuove energie positive!

 

 

Che ne dici? sei pronto?