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Io e mio marito abbiamo un approccio con la fase sonno decisamente differente: mio marito si addormenta sul divano e ha i piedi a terra prima del suono della sveglia; io alla sera andrei avanti ad oltranza a fare cose e la sveglia nove volte su dieci manco la sento.
Per fortuna c'è lui che torna a svegliarmi!
Io gufo, lui allodola, cronotipi diametralmente opposti (ricordate? ne avevo parlato in questo articolo per CandyPop Mag)
Matisse, come tutti i cani tranquilli, dorme tantissimo, anche 16 o 18 ore ogni giorno (siete invidiosi eh!!!!!)
Il ciclo del sonno del cane è di circa 20 minuti: questo vuol dire che una mezz'ora di sonno è sufficiente per lui a riposare anche dopo una lunga passeggiata, ma la fase REM è brevissima, e per questo hanno bisogno di fare tantissimi sonnellini durante il giorno per raggiungere un complessivo livello di riposo adeguato a rigenerarsi.
Riconoscete la fase REM del cane quando lo vedete "rivivere" le emozioni della giornata mentre dorme: le zampette si muovono come se corresse, guaisce o addirittura abbaia nel sonno. Che teneri!
L'essere umano ha un ciclo del sonno più lungo: l'ideale sarebbero 7/8 ore ogni notte, ma sappiamo che per tanti motivi molto spesso le nostre notti sono molto più corte.
Se non dormiamo abbastanza il nostro corpo ci manda segnali inequivocabili: la richiesta di caffeina per "darci una svegliata", le occhiaie, un sistema immunitario più debole che non ci protegge adeguatamente; anche la fame costante o l’aumento di peso inspiegabile potrebbero essere segnali del bisogno di dormire di più.
La mancanza di sonno interrompe infatti la funzione di due ormoni che controllano l’appetito, grelina e leptina.
Il sonno influisce, infine, anche sulla nostra salute mentale e sul nostro umore: se dormo poco o male, dire che sono irritabile è un complimento! Influisce ovviamente anche sulla nostra prontezza ed efficienza: se siamo stanti o insonnoliti non potremo certamente essere concentrati a dovere domani, quando la giornata si farà più intensa.
Non solo riposo
Ci sono molte ragioni per le quali possiamo soffrire d'insonnia o avere una cattiva qualità del sonno (per es. ci svegliamo molte volte durante la notte, abbiamo un sonno agitato...)
La principale è lo stress
Secondo la dottoressa Roberta Senese, una condizione di forte stress può alterare e compromettere la qualità del sonno e allo stesso tempo soffrire di insonnia può causare stanchezza fisica e psichica aumentando i livelli di stress. Un terribile circolo vizioso, difficilmente controllabile, che incide sulla salute dell’organismo e sull’equilibrio psicofisico.
Ovviamente questo disturbo può essere di natura transitoria; se è una condizione cronica può avere ripercussioni importanti sulla vita e sulle attività quotidiane della persona.
Si parla dunque di insonnia quando la sintomatologia si verifica almeno 3 volte a settimana e persiste per almeno 3 mesi nonostante vi siano adeguate condizioni per dormire e non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (farmaco o altro)
Dormire non è però soltanto riposo.
Durante il sonno il corpo svolge diverse azioni fondamentali per la salute e per affrontare le nostre giornate:
- si consolida la memoria
- si immagazzinando tutte le informazioni apprese durante la giornata
- è importantissimo per il metabolismo
- avviene la secrezione dell’ormone della crescita
- viene inibita la produzione del cortisolo (l'ormone dello stress)
- si stimola il collagene (quindi fa bene alla pelle!)
- produce glucosio ossigenato, la proteina che aiuta la concentrazione nel cervello.
Una delle condizioni più frequenti è la difficoltà ad iniziare il sonno: possiamo anche essere molto stanchi, ma come tocchiamo il cuscino il sonno svanisce e la nostra mente si "ottura" di pensieri autoinclusivi che ci impediscono di dormire.
Accade di frequente quando le preoccupazioni sono tante, quando sappiamo che l'indomani sarà una giornata pesante o decisiva per svariati motivi; quando pensiamo e ripensiamo a situazioni che ci mettono ansia.
Le routine che favoriscono il sonno
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Certo, il cronotipo incide parecchio, ma possiamo mettere in atto una serie di strategie per cercare di accompagnare il nostro corpo verso il sonno, come se lo stessimo cullando:
- Cerchiamo di andare a dormire sempre alla stessa ora, in modo da assicurarci almeno 7-8 ore di sonno continuato. Manteniamo la stessa abitudine anche il sabato e la domenica, o rischiamo di alterare il ciclo sonno-veglia e di iniziare malissimo la settimana!
- Non ceniamo troppo tardi e scegliamo un pasto leggero e ben digeribile. Evitiamo caffè, tè o altre bevande eccitanti. Si invece ad una tisana o un infuso sono un rimedio ideale per prepararsi al sonno. Io, soprattutto d'inverno adoro Melissa, Camomilla e Valeriana.
- Controlliamo l'agenda per prepararci a domani, ma velocemente e senza preoccuparci troppo. Facciamo come Rossella O'Hara: "ci penserò domani!"
- Dedichiamoci alle relazioni con la nostra famiglia: spegniamo la tv e condividiamo la nostra giornata.
- No ad attività fisica intensa prima di andare a dormire perché può ostacolare il sonno; meglio una passeggiata tranquilla o yoga o meditazione
- Si ad attività che liberano e riposano la mente: la lettura, la pittura (pennarelli e un bel mandala da colorare sono un toccasana!)
- Potrebbe essere un'ottima idea quella di concentrarsi sui pensieri positivi: procuriamoci un quaderno e ogni sera troviamo uno o due fatti o sensazioni vissuti durante la giornata per le quali essere grati
- Concediamoci un bagno caldo per rilassare corpo e mente.
- Spegniamo smartphone e tablet almeno un’ora prima di coricarci; la luce azzurra interferisce pesantemente con il sonno.
- Creiamo intorno a noi un’atmosfera rilassata: luci soffuse, musica, profumi che favoriscano il rilassamento.
Nei casi più estremi, sappiamo tutti che ci sono anche dei farmaci o dei rimedi omeopatici che aiutano sonno e rilassamento, ma non riceverai per questi consigli da me: rivolgiti al tuo medico, o al tuo farmacista di fiducia.
Saprà certamente indirizzarti verso un prodotto adatto alle tue esigenze.