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Bambini connessi

Ultimo post di gennaio, ed ultimo post sul tema attenzione/distrazione.

 

In questo mese i miei follower su Instagram (il social che uso di più) mi hanno chiesto "se mantenere l'attenzione è tanto difficile per noi, per i bambini lo è ancora di più! come si fa?"

 

Io non sono una esperta di pedagogia, ho frequentato diversi seminari sul tema perchè ne capisco l'importanza e quindi con molta umiltà è aperta a critiche e pareri di esperti ho coinvolto Debora (la trovate su Instagram come @deboralibrienonsolo) insegnane di scuola dell'infanzia e insieme abbiamo provato a dirvi la nostra.

 

Innanzitutto un dato: pare che il 70% dei bambini tra i 24 e i 36 mesi usi giornalmente lo smartphone o il tablet, piazzato in mano proprio dal genitore perchè "così stai buono e non rompi..."

Ok, questo no ragazzi!! Io non sono particolarmente talebana, io stessa sono un'appassionata di tecnologie e videogiochi ma in una fase così delicata come la crescita, a 2/3 anni cerchiamo altre vie!!

I contro

E' oggettivo che l'uso prolungato di device comporti una serie di danni, alla vista, all'udito, senza contare una sorta di torpore come se i bambini fossero "imbambolati" che porta per esempio a mangiare in modo malsano senza nemmeno rendersi conto di ciò che finisce in bocca.

Gli esperti inoltre denotano, in caso, di dispositivo tolto in modo brusco, di un alto tasso di aggressività simile a quello che abbiamo se veniamo svegliati in modo repentino.

Altro dato molto importante sono i disturbi del sonno dovuti alle luci azzurrine e alle immagini che frenetiche si susseguono sullo schermo.

 

Oltre a ciò, che sono fenomeni "misurabili" ce ne sono altri più difficilmente isolabili come il non riconoscimento della realtà dalla fantasia e il non saper usare l'immaginazione per creare giochi e situazioni in modo autonomo: quando si passa molto tempo davanti ad uno schermo e viene servito tutto pronto, è abbastanza plausibile...

I pro

E' indubbio che le tecnologie usate bene siano una fonte inesauribile di stimoli e informazioni, basti pensare a tutta una serie di programmi o di giochi intelligenti che vanno a stimolare la comprensione di dinamiche e nozioni in modo più immediato rispetto ad altri strumenti.

 

Debora mi ha spiegato come nella scuola siano stati fatti dei percorsi in cui si affiancava una passeggiata nel quartiere all'uso di Google maps al fine di favorire l'orientamento e le nozioni di spazio e distanza.

 

Cercare di isolare il bambino dal mondo digitale può inoltre risultare controproducente, sia perchè molta della nostra vita quotidiana passa da li, sia perchè si crea frustrazione nel paragone tra se stessi e i compagni che possono avere più dimestichezza.

...e quindi?

A nostro parere un buon comportamento passa sempre attraverso il comportamento del genitore:

  • un bambino che vede i genitori che danno più attenzione al telefono che a lui, si metterà in competizione con il telefono stesso e vorrà utilizzarlo anche lui
  • un bambino che vede i propri genitori leggere sarà un bambino portato alla lettura

In ogni caso, proprio perchè è irrealistico pensare a una privazione al 100% di questi mezzi sarebbe bene  che l'utilizzo avvenisse insieme al genitore in modo che questi possa filtrarne l'utilizzo e sorvegliare i comportamenti del bambino.

 

Inoltre anche si possono mettere in atto tutta una serie di strategie atte a limitare l'uso PER TUTTI degli smartphone, per esempio:

  • non portare i cellulari a tavola
  • creare delle zone digital free in cui il cellulare si lascia fuori dalla porta
  • creare dei momenti in cui tutta la famiglia fa un'attività insieme e in cui i dispositivi non si utilizzano
  • dare delle valide alternative anti-noia al bambino per trascorrere il suo tempo
  • imporre di lasciare il cellulare in un'altra stanza durante lo studio
  • discutere una regolamentazione condivisa, un limite orario di utilizzo oltre il quale non si può andare (valido con ragazzini e adolescenti)
  • ecc

Pensate ai vostri momenti di distrazione, pensate a quante volte noi adulti ci perdiamo davanti allo schermo di un device senza accorgerci del tempo che passa; ora pensate a vostro figlio e al fatto che non ha mezzi per autoregolamentarsi.

E' come se lo buttaste in piscina senza saper nuotare, come può stare a galla?