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Il flusso della felicità: lo stato di Flow in 5 consigli

Foto: Gaia Gorni
Foto: Gaia Gorni

Quante volte durante le mie consulenze mi sento dire

Non riesco proprio a concentrarmi

oppure

Rimando, mi dilungo, e non riesco ad essere produttiva

e la cosa si amplifica in periodi come questo, in cui siamo costretti a lavorare da casa, con tutte le distrazioni annesse e connesse.

 

L'abbiamo già provato in primavera e, se per molti lo smartworking è un ritrovare il proprio ritmo e il proprio spazio, per altri troppa libertà fa rima con procrastinazione ("ho tempo, lo farò") oppure con caos continuo (caos di figli, DaD, casa, partner, ecc)

 

Eppure non è che non sappiamo fare a concentrarci, ci sono mille situazioni in cui siamo focalizzati anima e corpo su quello che stiamo facendo, per esempio

  • se stiamo leggendo un libro che amiamo
  • se ci stiamo dedicando al nostro hobby preferito 
  • se stiamo giocando con qualcosa che ci cattura

Ma anche

  • se gareggiamo in una performance agonistica
  • se teniamo un discorso appassionato 
  • se elaboriamo un prodotto del nostro ingegno

 

In questi casi entriamo in una sorta di trance che in qualche modo ci cattura totalmente e non ci fa pensare ad altro se non a quello che stiamo facendo. Si chiama Stato di Flow

 

 

 

Le 9 caratteristiche del Flow

I momenti migliori della nostra vita non sono tempi passivi, ricettivi, rilassanti…

I momenti migliori di solito si verificano se il corpo e la mente di una persona sono spinti ai loro limiti

nello sforzo volontario di realizzare qualcosa di difficile e per cui ne valga la pena.

(M. Csikszentmihalyi)

 

Teorico dello Stato di Flow è Mihaly Csikszentmihalyi, psicologo ungherese emigrato negli Stati Uniti che si è dedicato agli studi sulla felicità.

 

Secondo Csikszentmihalyi la felicità non deriva dalla fortuna o dal caso, e non è determinata da eventi esterni al di fuori del nostro controllo (la ricchezza non aumenta il livello di felicità, se non al di sotto di una soglia minima) ma piuttosto da uno stato mentale. 

 

Questo stato mentale si chiama appunto Flow ed è riconducibile ad uno stato catartico in cui ci sentiamo totalmente protagonisti di ciò che stiamo facendo, siamo totalmente coinvolti, non ci importa di nient'altro.

E soprattutto, niente ci può distrarre!

 

Attenzione: lo stato di Flow non è un momento passivo (sono nella vasca da bagno con un bicchiere di vino e musica tranquilla a rilassarmi), al contrario è un momento fortemente attivo in cui il 100% delle nostre forze è proiettato al nostro obiettivo.

Lo stato di Flow ci mette a dura prova, ci costringe ad un impegno massimo, ma è qualcosa che accettiamo volentieri, anzi lo desideriamo perchè in qualche modo ci eccita e ci da la massima felicità.

E' per questo che 

  • il rocciatore scala pareti sempre più difficili
  • il pittore si immerge totalmente nella tela e nel colore
  • certi imprenditori appena conclusa una sfida lavorativa ne aprono subito un'altra

A prescindere dal campo in cui ci troviamo le condizioni per la realizzazione dello Stato di Flow, individuate da Mihaly Csikszentmihalyi si ripetono (tutte o in parte):

 

  1. C'è un bilanciamento tra sfida e capacità - Una sfida troppo difficile ci mette ansia, una troppo facile ci annoia. Per mantenere lo Stato di Flow difficoltà e capacità devono aumentare di pari passo (è un principio che conoscono benissimo i programmatori di videogiochi, per questo ci tengono così incollati!)
  2. C'è una perfetta integrazione tra azione e consapevolezza - La persona impegnata nell'attività è così assorta che sembra un tutt'uno con il suo gesto e, dall'esterno lo fa apparire semplice e naturale
  3. L'obiettivo è ben definito e molto preciso - Non ci sono fraintendimenti! L'obiettivo è una determinata vetta montuosa oppure la recita perfetta di un monologo. Questo consente di concentrarsi totalmente senza distrazioni.
  4. Totale controllo - La chiarezza del nostro obiettivo ci consente di controllarlo totalmente senza problemi
  5. Il feedback è immediato - Mentre sono impegnata nell'azione la sto contemporaneamente portando a termine (scalo e mi avvicino alla vetta, dipingo e termino la tela, parlo in pubblico e la gente mi applaude) 
  6. La concentrazione è totale - Esiste solo il qui e ora. Mentre sono nello Stato di Flow posso accantonare tutti gli altri pensieri (è il motivo per cui se gioco al mio videogioco preferito mentre preparo la cena, quest'ultima finisce con il bruciarsi! Mi estraneo talmente che mi dimentico del resto!) cosa che va di pari passo con ...
  7. La perdita del senso del tempo - Ti è mai capitato di dire "ero talmente assorta che non mi sono resa conto di che ora fosse"? Il tempo sembra scorrere ad una velocità differente quando si è nello Stato di Flow.
  8. La perdita di se stessi - Non ci interessa minimamente il "fare bella figura", nè con gli altri, nè con noi stessi, ma solo il risultato finale. 
  9. L'esperienza è essa stessa la ricompensa - Non importa cosa ci costa in termini di tempo e fatica, non importano le conseguenze: proviamo una felicità immensa esclusivamente nel fare quella attività, cosa che alimenta la nostra motivazione a proseguire, e a sua volta genera nuova felicità in un circolo virtuoso di grande produttività.

Ok, ma a cosa mi serve il Flow nella vita di tutti i giorni?

Fonte: www.pragmatica-mente.com
Fonte: www.pragmatica-mente.com

Assodato che siamo assolutamente in grado di mantenere una concentrazione totale mentre svolgiamo una attività. l'obiettivo è quello di ricreare le condizioni dello Stato di Flow anche per il nostro lavoro in ufficio, o per gestire il nostro tempo in smartworking, o per pulire casa insomma per tutte quelle attività in cui di solito dici

 

Non riesco proprio a concentrami

 

Il grafico qui a fianco mostra come alcune azioni quotidiane possono finire in "spicchi" non produttivi: per esempio un lavoro molto difficile se le mie capacità sono molto basse ingenera uno stato di stress e di ansia, cosa che molto facilmente mi farà procrastinare per la paura di affrontarlo; al contrario un lavoro sempre uguale all'aumentare delle mie capacità diventerà noioso e mi distrarrò facilmente alla ricerca di qualcosa di più motivante. E così via

 

Per essere produttivi e felici dobbiamo cercare di incanalare le nostre attività in quello spicchio blu, in cui sfida e capacità aumentano di pari passo.

 

Ecco alcuni consigli per provarci:

  1. alza l'asticella: sfida te stesso anche solo per gioco. Esempio banale: cronometra in quanto tempo dai l'aspirapolvere. Impieghi un'ora? ok domani punta nuovamente il cronometro ma datti solo 50 minuti! ...e il giorno dopo 45!
  2. alza le competenze: formarti sempre diminuisce l'ansia in caso ti scontrassi con un'attività troppo difficile. E più siamo competenti e più la nostra competenza è richiesta, ingenerando autonomamente un circolo virtuoso di Flow
  3. datti un obiettivo chiaro. Di questo ne abbiamo parlato tante volte in tante "salse". Essere chiari con noi stessi ci rende chiara anche la direzione che dobbiamo prendere per raggiungere l'obiettivo, sgombra il campo da false piste, toglie dubbi e alibi (per esempio rileggi questo post Obiettivi Istruzioni per l'uso)
  4. cerca feedback immediati. Hai presente tutte le volte in cui ti ho detto di frammentare lavori/azioni/obiettivi troppo complessi? Cerca di innescare piccoli passi che ti diano immediatamente la percezione del successo: il feedback costante sarà un'ottima motivazione per proseguire
  5. infine allontana le distrazioni che puoi controllare. Ok, non puoi legare e imbavagliare i tuoi figli, non puoi chiudere nello sgabuzzino il collega chiacchierone, ma puoi spegnere il telefono, puoi silenziare le notifiche, puoi infilarti le cuffiette e ascoltare musica bianca che favorisca il ritmo della tua mente (ne avevamo parlato qui La musica giusta)

Altro suggerimento: la prossima volta in cui riconosci di essere in uno stato di Flow, prova a capire cosa ti fa entrare in quella particolare trance produttiva e prova a riprodurre la condizione quando sarai in presenza di una attività che devi fare per forza... altrimenti detto Conosci te stesso!

Per saperne di più sul Flow...