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Solo ciò che amo!

Chi di voi ha letto il libro di Marie Kondo, si ricorda che nella fase di decluttering lei indica come infallibile  il metodo secondo il quale si conserva solo ciò che toccando o stringendo o annusando ci da sensazioni positive. 

In una parola: solo ciò che amiamo.

 

Partiamo dal presupposto che la nostra amica Kondo non si è inventata nulla: la riconoscenza verso gli oggetti è una cosa tutta tipicamente giapponese e che a noi sembra straordinaria (o eccentrica, a seconda dei punti di vista) solo perchè la nostra matrice culturale cristiano-cattolica non ammette un'anima dentro gli oggetti.

 

Se non ve lo ricordate, o non lo avete letto, vi invito ad andare a fare un ripassino di alcune usanze giapponesi in questo link, in cui spiegavo perchè il ringraziare un oggetto al termine del suo utilizzo per i giappi è una cosa assolutamente normale.

 

Detto ciò, quando parlo di questo approccio immediatamente le persone mi dicono "io amo i jeans del liceo in cui non entro da 15 anni!! allora posso tenerli!!" oppure "io amo il mio vestito da sposa di 30 anni fa!! allora posso tenerlo!!"  ehm... no... non è esattamente così...

 

Alla base di tutto c'è il QUI E ORA. 

Che persona sei ORA? Sei sicuramente diversa da quella di 15 o 30 anni fa... 

Perchè continuare a vivere in un momento che è finito da tanti anni? c'è qualcosa che non ti soddisfa della tua vita attuale che ti tiene legata a quel particolare momento?

Facciamo chiarezza!

L'approccio che vi propongo è un po' meno sentimentale e un po' più "scientifico".

Sedetevi davanti ad un cassetto, svuotatelo e mentre passate in rassegna, uno per uno gli oggetti, fatevi una serie di domande e rispondetevi sinceramente.

Spoiler: non dovete fare un favore a me, io non guadagno nulla dal fatto che voi buttiate cose. Il favore lo state facendo a voi stessi, un favore enorme, ricordatevelo!

 

Ecco cosa dovete domandarvi:

1) AMO QUESTO OGGETTO?

La prima delle domande: l'affettività.

Se l'oggetto non ci piace, stona non il nostro arredamento, è fatto di un materiale che detestiamo, perchè tenerlo?

Oppure al contrario ci suscita proprio emozioni negative, per esempio legate a persone che vogliamo tenere lontane da noi? (ex fidanzati, ex amiche...)

Se non potete farne a meno conservate, se invece la risposta è no, proseguite chiedendovi...

 

2) LO USO?

Non tutto ciò che usiamo ogni giorno è necessariamente amato. Un frullino, per esempio, sarà utilissimo, ma non credo che nessuno ami un frullino!

In generale, tutto ciò che rientra negli oggetti di uso comune è utile, a patto che non stia nell'armadietto, in soffitta o in cantina  da anni inutilizzato: quello possiamo lasciarlo andare.

Unica eccezione: gli oggetti "stagionali" che si usano raramente (es. le decorazioni natalizie, la pala per spalare la neve, gli stivali di gomma per quando piove molto, ecc)

 

3) DEVO CONSERVARLO PER RAGIONI LEGALI, FISCALI O FINANZIARIE?

Se avete appurato che l'oggetto che avete in mano non lo amate e non lo usate quotidianamente, chiedetevi se c'è una ragione legale o fiscale per conservarlo. Per esempio, il rogito della vostra casa sono certa che siano anni che nemmeno lo guardate, però va tassativamente conservato! I pagamenti di multe, bollette ecc, almeno per 10 anni vanno conservati.

Le garanzie degli elettrodomestici dopo un paio d'anni possono essere tranquillamente buttate (segnatevi in agenda di fare una cernita una volta all'anno), i libretti con le istruzioni di utilizzo, conservateli ma solo se davvero utili. In ogni caso se non avete più l'oggetto perchè lo avete buttato, le istruzioni non servono!

 

4) SE NON FUNZIONA VALE LA PENA RIPARARLO?

Fate una valutazione costo-beneficio: se si tratta di ricucire il bottone in una camicia, fatelo! Se si tratta di risuolare un paio di scarpe, beh c'è già da rifletterci... Non parliamo poi di elettrodomestici: assicuratevi bene che non valga la pena rottamare e acquistare un oggetto nuovo.

 

5) VALE LO SPAZIO CHE OCCUPA?

Un armadio pieno di "non mi va", "non mi piace", "non mi sta bene" ha valore? o sarebbe meglio liberarsi di tutte queste cose che occupano solo spazio e riempirlo di "wow", "lo adoro", "mi dono moltissimo!" ??

Lo scaffale pieno di bomboniere di parenti che non vedete da 20 anni e che nemmeno chiamate a Natale, ha valore o sarebbe meglio liberarlo e posizionare oggetti che ci appartengono e che ci piace osservare?

Si, probabilmente in entrambi i casi è meglio la seconda ipotesi!!

 

6) SE LO VEDESSI IN UN NEGOZIO LO COMPREREI DI NUOVO?

Questa è la domanda chiave, la domanda più importante che vi possiate porre: perchè voi che adesso, in questo momento, state osservando quell'oggetto, non siete la stessa persona che lo ha acquistato. Nel frattempo sono accadute cose, avete riconsiderato le vostre priorità, avete cambiato opinione...

Ci sono mille ragioni per cui avete cose in casa che se vedeste in una vetrina oggi direste "Dio mio! che orrore!" quindi perchè conservarlo? Date spazio al qui e ora, vogliate bene alla persona che siete adesso, non a quella che eravate 10 o 15 anni fa!

 

7) POSSO TROVARLO SU INTERNET O RIMPIAZZARLO O PRENDERLO IN PRESTITO?

L'alternativa valida per essere anche eco sostenibili!

Uso la falciatrice per il prato due volte all'anno, non vale la pena acquistarla se posso chiederla in prestito al mio vicino! in cambio io gli posso prestare qualcos'altro o pagargli un piccolo affitto.

Il baratto e il prestito sono la base di una società sostenibile che evita gli sprechi: farete del bene al vostro portafoglio, all'ambiente e alla vostra casa!